Gramsci

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domenica 15 giugno 2014

Togliatti e Berlinguer. Due comunisti italiani.


In questi giorni, il nostro partito sta celebrando gli anniversari di due grandi personalità politiche della nostra storia politica. 
Palmiro Togliatti ed Enrico Berlinguer vengono ricordati per essere stati fondamentali per la democrazia in Italia.
Soprattutto quando si tratta della figura di Enrico Berlinguer tutti fanno a gara per ricordare il segretario del PCI. Anche il settimanale "L'Espresso" ha allegato nell'ultimo numero un libro dedicato a Berlinguer con la famosa intervista ad Eugenio Scalfari. 
Tutti parlano di Berlinguer e di Togliatti. Ma in molti hanno dimenticato una caratteristica importante dei due politici, erano comunisti italiani. 
Togliatti fu colui che evitò di far ricadere l'Italia in una guerra civile che avrebbe portato questo paese a conseguenze inimmaginabili. 
Togliatti ideò la via italiana al socialismo. Una idea che voleva rafforzare le basi democratiche dell'Italia dopo 20 anni di fascismo. 
Certo, del Migliore si ricorda anche lo stretto rapporto che esso aveva con la figura ingombrante di Stalin quando quest'ultimo decimava generazioni di Bolscevichi della prima ora.
Ma il ruolo di Togliatti rispetto a quella tragica pagina del comunismo internazionale fu quella di garantire ai comunisti italiani di vivere ed evitare le epurazioni. 
Senza Palmiro Togliatti l'Italia avrebbe sicuramente preso una via decisamente diversa. Ha rappresentato un argine alla Reazione americana e allo stalinismo per difendere la via italiana al socialismo.
Su Enrico Berlinguer sono già state dette tante cose. Ripeterle sarebbe inutile. Ciò che il PCI di Berlinguer ha apportato all'Italia rende valide le nostre lotte ed i nostri ideali sempre attuali anche se qualcuno sostiene che essere oggi comunista non ha più senso. 
Noi pensiamo che non ha senso ricordare Berlinguer ed essere oggi liberaldemocratici come sono i leader del PD, partito che, nel senso comune viene visto come l'erede del PCI. 
Mai cosa più falsa! Potevamo anche accettare che i compagni delPDS/DS potessero parlare di Berlinguer e della sua importante lezioni politica. 
Ma oggi, sentire Matteo Renzi parlare di Berlinguer ha il sapore dell'ipocrisia e del peggior opportunismo politico. 
Vogliamo ricordare queste due figure per dare slancio all'azione del nostro partito. Lottiamo oggi per difendere ciò che Togliatti e Berlinguer hanno ottenuto dalle lotte del movimento operaio.
Nonostante le grandi difficoltà il nostro partito cresce. Cresce perché ad arricchirlo ci sono centinaia di militanti che lavorano per rendere possibile il sogno di una Italia migliore. 
Non abbiamo deputati, senatori ed europarlamentari. Ma siamo tra la gente ed ascoltiamo i loro bisogni e le loro paure. Lottiamo con loro e li sosteniamo. Questo sono i comunisti.

PdCI 
Federazione di Lodi 




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